Associazione navig[A]ncona: largo ai giovani!

Oggi voglio farvi conoscere un’associazione giovane (nata circa un anno fa), che come tutti i giovani è allegra, ironica, entusiasta, si muove in mille direzioni ed è in cerca della propria strada.

Ho collaborato con loro alla realizzazione di un progetto al quale tengo molto e, come accade spesso quando c’è sintonia tra i compagni di viaggio, da quell’esperienza sono nate nuove idee per progetti futuri sulle quali stiamo lavorando insieme.

Ve la faccio presentare da  Daniele Palazzo,  consigliere dell’associazione  navigAncona.

Daniele è allegro, pacato, un po’ timido e molto acuto. È il tipo di persona che lavora alacremente dietro le quinte per raggiungere l’obiettivo comune.

 

Daniele raccontaci la tua associazione

I soci fondatori di navig[A]ncona sono giovani come me (se a 30 anni ci si può ancora considerare giovane..), laureati, appassionati di turismo e archeologia.

Amiamo la nostra città e siamo convinti che ognuno di noi deve fare la propria parte per preservarla e valorizzarla.

Di conseguenza abbiamo pensato di utilizzare le nostre competenze ed esperienze per curarla e presentarla al mondo nel modo migliore (ai turisti, ma anche agli stessi cittadini).

Pensiamo che il lavoro di costruzione di rete tra soggetti diversi che abbiamo svolto finora (enti publici, enti profit e non profit) sia la chiave per incentivare lo sviluppo turistico, commerciale e culturale della città.

 

 

So che vi piace muovervi in molti ambiti; illustrami le cose che avete realizzato finora

È vero, in poco più di un anno di vita dell’associazione abbiamo realizzato moltissime cose: un audio-guida della città in quattro lingue, convenzioni con esercizi commerciali, collaborazioni con soggetti diversi per iniziative di promozione del territorio, eventi culturali e attività di formazione per studenti stranieri.

L’ultimo progetto che stiamo concludendo proprio in questi giorni è  un’attività di formazione per i detenuti  del carcere anconetano di Barcaglione, nell’ambito della pulizia e manutenzione delle aree archeologiche.

È stato il nostro primo “grande” progetto ed è anche grazie alla collaborazione con te e con  l’Arci Ancona  se lo abbiamo portato a termine.

Il tuo controllo del buget è stato fondamentale per noi che ci trovavamo a dover gestire fondi pubblici per la prima volta.

Se non avessimo avuto voi al nostro fianco avremmo rinunciato al progetto.

 

Quali sono le sfide maggiori che avete incontrato e che vi trovate ad affrontare più spesso?

In primo luogo sicuramente la gestione amministrativa e burocratica.

Diciamo che siamo più bravi a immaginare e progettare che a scrivere bilanci o verbali. Fortuna che ci sei tu!

In secondo luogo abbiamo capito che è veramente complicato per un’associazione costruire qualcosa che abbia stabilità nel tempo: bisogna sempre correre dietro ai bandi o alle domande di contributo, adattarsi agli scenari politici o economici con il rischio di dover ridimensionare un servizio che hai faticosamente costruito.

 

Dimmi una cosa negativa, ma anche una positiva, del mondo dell’associazionismo

La cosa negativa è che ci sono regole molto stringenti e che bisogna conoscere per non incappare in sanzioni, problemi burocratici, ecc. Da soli non è facile.

L’aspetto positivo è che l’associazione è un organismo vivo e flessibile che può offrire soluzioni a bisogni collettivi.

Il non profit ha molte opportunità che bisogna cogliere al volo.

Un altro aspetto positivo che voglio rimarcare è l’approccio delle associazioni, che sento molto vicino alla mia sensibilità: è la persona il valore e l’obiettivo finale del nostro operato.

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