Legge di bilancio 2025 e milleproroghe: novità per il non profit

Lo scorso dicembre sono state emanate due norme importanti:

Entrambe le norme contengono alcune misure di interesse per il mondo non profit, ma segnalo che sono piuttosto modeste rispetto alle aspettative, salvo il rinvio dell’applicazione del nuovo regime di esenzione di IVA delle operazioni effettuate dagli enti associativi.

Le riporto in dettaglio qui di seguito.

 

Decreto Milleproroghe

Il Decreto Milleproroghe è una norma con cui il Governo a fine anno rinvia scadenze o proroga l’entrata in vigore di alcune disposizioni il cui mancato rispetto potrebbe provocare gravi problemi a cittadini, imprese e istituzioni.

Per i temi di interesse degli enti non profit, il DL 202/2024 dispone quanto segue.

 

Esenzione IVA per gli enti associativi

Con lo scopo di offrire più tempo agli enti associativi per adeguarsi alla nuova norma, viene prorogata al 1° gennaio 2026 l’applicazione del nuovo  regime di esenzione IVA  per le operazioni realizzate dalle associazioni (art.3 co.10).

 

ONLUS e 5×1000

Le ONLUS non ancora iscritte al  Registro Unico Nazionale del Terzo Settore  possono continuare ad accedere al riparto del 5×1000 fino al 31/12/2025 (art.12).

 

SSD e organo consultivo tifosi

Con la modifica dell’art.51 co.1 del D.lgs 36/2021 viene prorogata al 1° gennaio 2026 l’entrata in vigore dell’art.13 co.7 del DLgs 36/2021.

Tale articolo prevede, per le sole società sportive professionistiche, l’obbligo di costituire un organo consultivo che provvede alla tutela degli interessi specifici dei tifosi con pareri obbligatori ma non vincolanti (art.15 co.1).

Per garantire il completamento della realizzazione di interventi di riqualificazione dell’area destinata alla “città dello sport”, è prorogata al 31/12/2027 la possibilità per l’Agenzia del Demanio di ricorrere alla procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara per l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei lavori (art.15 co.2).

 

Legge di bilancio 2025

La Legge di bilancio è la norma con la quale il Parlamento approva il bilancio preventivo presentato dal Governo entro il 31 dicembre di ogni anno.

 

Problemi aperti

Prima di elencare le misure contenute nella legge di bilancio, è importante soffermarsi a valutare cosa manca poiché la norma ha deluso molto le aspettative del mondo non profit.

Difatti non sono state accolte alcune misure importanti richieste a gran voce:

  • l’innalzamento del tetto del 5×1000;
  • il rifinanziamento del Fondo per il contrasto alla povertà educativa.

Disattese anche le aspettative riguardanti i limiti e le verifiche sui contributi pubblici agli enti privati.

Di conseguenza gli enti del Terzo Settore (ETS) si trovano da affrontare le nuove regole sui controlli e sulla spending review sancite dalla legge di bilancio 2025.

In particolare:

  • gli organi di controllo anche informa monocratica, già costituiti o da costituire, delle società, degli enti, degli organismi e delle fondazioni che ricevono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, un contributo a carico dello Stato, provvedono ad effettuare apposite attività di verifica intese ad accertare che l’utilizzo dei predetti contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per le quali sono stati concessi e a inviare annualmente al Ministero dell’Economia e delle finanze una relazione contenente le risultanze delle verifiche effettuate (art.1 co.857);
  • a decorrere dal 1° gennaio 2025 l’applicazione delle misure di contenimento della spesa previste per gli enti pubblici (commi 591, 592, 593,597, 598 e 599 dell’art.1 L.160/2019) è estesa alle società, agli enti, agli organismi e alle fondazioni. Conseguentemente tali soggetti, a decorrere dall’anno 2025, non possono effettuare spese per l’acquisto di beni e servizi per un importo superiore al valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023, come risultante dai relativi rendiconti o bilanci deliberati.

Per le fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione, gli esercizi finanziari di riferimento sono limitati agli anni 2022 e 2023 (art.1 co.858).

Precisato cosa manca, vediamo di seguito quali misure contiene di possibile interesse per il mondo non profit.

 

Rimborsi spese

La legge di bilancio 2025 ha introdotto disposizioni specifiche in merito al rimborso delle spese sostenute in occasione di trasferte effettuate fuori dal territorio comunale da parte di lavoratori dipendenti, lavoratori subordinati o autonomi compresi i lavoratori sportivi che hanno sottoscritto un contratto di collaborazione coordinata e continuativa con uno o più enti non profit.

Tali rimborsi non concorrono a formare il reddito se le spese sostenute e documentate (spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto compresi taxi e servizi di noleggio con conducente) sono pagate con strumenti tracciabili (carte di debito, carte di credito, bonifici bancari, ecc.).

Fanno eccezione le spese di trasporto effettuate mediante autoservizi pubblici di linea.

L’art.1 co.81 inoltre sancisce che le spese di rappresentanza sono deducibili dal reddito imponibile se effettuate con metodi tracciabili.

La norma infine stabilisce che:

  • le disposizioni previste dal co.81 sono estese ai fini IRAP (art.1 co.82);
  • le regole dettate dai commi 81 e 82 si applicano a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2024 (art.1 co.83).

 

Istituzione Fondo per il sostegno alle attività educative

Viene istituito il Fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali a bambine/i e adolescenti, con una dotazione complessiva di 10,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027.

Il Fondo finanzia le iniziative dei Comuni che possono essere svolte presso le scuole, i centri estivi, i servizi socio-educativi territoriali, i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori, gli enti religiosi.

I Comuni possono:

  • instaurare accordi con i Comuni limitrofi,
  • coinvolgere il Terzo settore con modalità definite nella co-progettazione,

al fine di promuovere e potenziare i percorsi di sviluppo e di promozione del benessere psico-fisico dei minori, anche attraverso l’attività sportiva, artistica e musicale, con particolare attenzione all’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 saranno stabilite le modalità attuative con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministero dell’Interno e quello dell’Economia e delle finanze (art.1 commi 213-216).

 

Misure per il disagio sociale ed economico

È stanziato:

  • un incremento di 50 milioni di euro al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari e il rifinanziamento della carta “Dedicata a te” con 500 milioni (art.1 commi 102 -104);
  • il rifinanziamento del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli con 10 milioni nel 2025 e 20 milioni nel 2026 (art.1 commi 117-119).

 

Sostegno al lavoro e formazione

Ai fini del conseguimento degli obiettivi e dei target del programma garanzia di occupabilità dei lavoratori (programma GOL), le risorse assegnate alle Regioni possono essere destinate anche a finanziare le iniziative di formazione attivate dalle imprese a favore dei lavoratori rientranti nelle categorie individuate dalle politiche attive del lavoro e formazione del PNRR, in conformità con la normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato (art.1 co. 197).

Inoltre vengono:

  • apportate le modifiche ai requisiti per il riconoscimento dell’assegno di inclusione e del supporto per la formazione e il lavoro;
  • stanziate ulteriori risorse per il finanziamento dell’apprendistato (art.1 commi 198 e 199).

 

Fondo pari opportunità per le donne vittime di violenza

Aumentato il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità di 3 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

L’incremento è finalizzato a:

  • l’orientamento e la formazione al lavoro delle donne vittime di violenza;
  • favorire l’effettiva emancipazione e indipendenza economica (art.1 co.221).

Il Fondo è aumentato di ulteriore 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2025 per potenziare la misura del “reddito di libertà” (art.1 co.222).

 

Credito imposta per erogazioni liberali agli impianti sportivi pubblici

Prorogata al 2025 la disciplina del credito d’imposta per le erogazioni liberali destinate ad interventi di:

  • manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici,
  • realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche (art.1 co.246).

 

Sostegno alla disabilità e assistenza socio-sanitaria

È istituito un Fondo di 1,5 milioni di euro per sostenere enti e associazioni che lavorano con persone con disabilità (art.1 co.236).

Inoltre il contributo destinato alle attività del progetto “Filippide” è incrementato di 200.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025, al fine di favorire la realizzazione di progetti di integrazione delle persone con disabilità attraverso lo sport (art.1 co.253).

Infine è autorizzata la spesa di 300.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025 destinata all’incremento del contributo per la realizzazione dei progetti di integrazione attraverso lo sport delle persone con disabilità mentali (art.1 co.263).

 

Sport

È istituito il Fondo “Dote per la famiglia” con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2025 per l’erogazione di contributi per le attività sportive e ricreative erogate in favore dei minori tra i 6 e i 14 anni di età, in periodi extra scolastici, da parte di:

  • associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS),
  • enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS).

Il riconoscimento dei contributi è previsto con riferimento alle prestazioni a favore di nuclei familiari rientranti in un determinato ISEE (art.1 commi 270-271).

 

Sostegno e valorizzazione degli oratori

Istituito il Fondo con dotazione di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 destinato al sostegno e alla valorizzazione della funzione degli oratori.

L’obiettivo del Fondo è incentivare la funzione sociale, civile ed educativa promossa nelle comunità locali dalle parrocchie, dagli istituti religiosi e dalle associazioni del Terzo settore attraverso le attività di oratorio (art.1 co.902-907).

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