Controlli fiscali: le linee guida 2016

Torniamo sull’argomento dei controlli fiscali nelle associazioni per esaminare le linee guida emanate dall’Agenzia delle Entrate per l’anno 2016 (circolare n.16/E del 28/04/2016), dove viene menzionato anche il Terzo Settore.

Ne abbiamo parlato durante il nostro ultimo  seminario gratuito sui controlli fiscali  ed abbiamo accennato ai settori maggiormente controllati  nell’intervista a Barbara Laconi.  Ora analizziamo nel dettaglio cosa stabilisce la circolare.

 

I principali obiettivi dei controlli

Oltre alle operazioni di controllo ordinario, quest’anno il lavoro di ispezione sarà concentrato su:

  • contrastare le frodi fiscali, anche internazionali (fatture false o “gonfiate”, modelli F24 contenenti dati non veritieri e compensazioni indebite, ecc.);
  • favorire l’emersione spontanea (attualmente sono in corso i controlli sulle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2012, al termine dei quali verranno inviate ai contribuenti le comunicazioni di anomalie riscontrate, con la richiesta di assolvere gli obblighi tributari);
  • migliorare il rapporto con i contribuenti (parole d’ordine: fiducia reciproca, trasparenza e semplificazione).

Per raggiungere gli obiettivi l’Agenzia delle Entrate si avvarrà della collaborazione con altri enti come le Procure della Repubblica, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Equitalia, l’Inps, l’Inail e la Siae.

 

I controlli nel Terzo Settore

La circolare prevede azioni volte a individuare le false associazioni, cioè i soggetti che si presentano come non profit, ma in realtà svolgono attività lucrative in settori tipicamente commerciali come la somministrazione di alimenti e bevande, l’organizzazione di viaggi, l’intrattenimento e spettacolo.

I soggetti che beneficiano di regimi contabili e fiscali agevolati saranno più esposti ai controlli (quindi anche le associazioni che utilizzano il regime fiscale della Legge 398/91) e verrà utilizzato anche un software specifico in dotazione agli uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate.

Il software è in grado di individuare anche i soggetti che hanno registrato atti a contenuto patrimoniale e quelli che hanno effettuato movimenti di denaro da/per l’estero (per esempio il pagamento di un artista straniero che è intervenuto ad un evento dell’associazione, o i versamenti di una Onlus ad associazioni di Paesi stranieri).

 

In conclusione

La circolare dice chiaramente che i controlli dovranno mirare a far emergere la reale capacità contributiva del contribuente, concentrandosi su concrete situazioni di rischio ed evitando di disperdere energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo.

Sappiamo per esperienza però che a volte i funzionari dell’Agenzia delle Entrate si avventurano in vertenze ardite, nonostante le norme e le circolari siano molto chiare.

E’ fondamentale quindi:

  • avere la massima cura nella gestione amministrativa-contabile dell’organizzazione e nell’archiviazione dei dati (non solo contabili);
  • informarsi in caso di dubbi sulla corretta gestione di una attività (per esempio le donazioni all’estero, l’organizzazione di eventi con partner stranieri, ecc.) chiedendo ad un consulente esperto di Terzo Settore;
  • informarsi sui diritti e doveri in caso di controlli fiscali.

Per tutto questo noi possiamo darti una mano.  Chiamaci!

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