Split payment per le Associazioni: cos’è?

La  legge di stabilità  approvata dal Parlamento lo scorso 23/12/2014 ha previsto l’avvio dello split payment anche per le Associazioni. L’obbligo vige dal 1 gennaio 2015.

Vediamo nel dettaglio di che si tratta.

Lo split payment è un meccanismo che prevede il pagamento suddiviso delle fatture.

 

Riguarderà tutte le prestazioni effettuate nei confronti della Pubblica amministrazione, tranne quelle svolte da professionisti, la cui IVA divenga esigibile a partire dal 1 gennaio 2015.

La  nota della Fondazione Nazionale dei Commercialisti  pubblicata il 14 gennaio ha chiarito che lo split payment si applica solo alle fatture emesse dal 1° gennaio 2015 in poi.

Quindi le fatture emesse nel 2014 ma non ancora incassate saranno gestite nella vecchia maniera.

 

Come funziona?

L’Associazione che svolge un servizio per conto di un Ente pubblico emette fattura applicando l’IVA al 22%. L’Ente pubblico che riceve la fattura paga solo l’imponibile e trattiene l’IVA. Quest’ultima sarà versata direttamente dall’Ente all’erario, nei tempi e nei modi definiti da apposito decreto ministeriale non ancora emanato (art.1 comma 629 legge di stabilità).

 

Quali sono gli Enti pubblici interessati dal provvedimento?

Per Pubblica Amministrazione si intendono tutti gli enti indicati nell’art.6, 5c Dpr 633/72, ovvero Comuni, Regioni e i loro consorzi, amministrazioni e organi dello Stato, Camere di Commercio, ASL, istituti universitari, enti pubblici di previdenza, enti pubblici di assistenza e beneficienza, enti pubblici di ricovero e cura a prevalente carattere scientifico.

 

Conseguenze

In conseguenza al meccanismo dello split payment, un’Associazione che svolge la sua attività IVA prevalentemente con la Pubblica Amministrazione si potrebbe trovare costantemente in credito IVA. Non potrà infatti detrarre l’IVA sugli acquisti (dato che l’IVA evidenziata nelle fatture è stata versata dall’Ente Pubblico).

Per risolvere il problema il legislatore consente ai fornitori interessati (quindi anche alle Associazioni) di accedere al rimborso annuale o trimestrale dell’IVA a credito.

 

Le Associazioni in regime 398/91 (IVA forfettaria): problema non risolto

Senza correzioni o chiarimenti ufficiali sull’applicazione concreta, la nuova discliplina comporterà conseguenze negative alle Associazioni che hanno optato per il regime forfettario dell’IVA, ossia quelle che versano al’erario solo il 50% dell’IVA che applicano nelle fatture emesse.

Lo split payment infatti, se utilizzato “così com’è” in questi casi annulla nella pratica il regime forfettario. Dato che l’importo dell’IVA sarà trattenuto e versato in toto dall’Ente pubblico (e non solo il 50% come dovrebbe essere in base al regime 398), l’Associazione nella pratica perderà una parte di introiti economici, mentre l’erario ci guadagnerà una parte di liquidità non dovuta.

Inoltre pare improbabile che L’Associazione possa richiedere il rimborso dell’IVA versata in più in sede di dichiarazione IVA, come spiegato nel precedente capitolo, per i seguenti motivi:

  • le Associazioni in regime 398 sono esentate dalla presentazione della dichiarazione IVA (annuale o trimestrale);
  • il regime 398 si basa sul concetto di calcolo dell’IVA a “forfait”, mentre per richiedere il rimborso è previsto il conteggio analitico dell’IVA sugli acquisti e quella sulle “vendite”.

 

In conclusione

Per capire la portata del provvedimento è necessario attendere l’emanazione del decreto attuativo.

Di sicuro lo split payment toglie liquidità alle Associazioni, in particolar modo a quelle in regime 398/91 (sempre che non vengano posti correttivi alla norma). Mentre l’erario incassa velocemente e in maniera certa l’Iva. La motivazione di questa norma infatti viene giustificata come lotta all’evasione.

Lo split payment insieme con la fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti della Pubblica Amministrazione che entrerà in vigore il 31/03/2015, metteranno a dura prova gli apparati amministrativi e di controllo delle Associazioni. E’ dunque necessario analizzare la situazione e organizzarsi subito.

Esamineremo l’obbligo di fatturazione elettronica in un articolo di prossima uscita.

Se vuoi maggiori informazioni su questo argomento o vuoi sottoporci il tuo caso  scrivici

 

Aggiornamento

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare esplicativa per le Associazioni in regime 398. Trovi tutte le informazioni in questo  articolo.

 

Condividi su :

Articoli recenti

Iscriviti alla nostra newsletter

È comoda, gratuita e ti arriva ogni 15 giorni.
Di sabato, così puoi leggerla con calma quando vuoi.