Una donna al comando

Sandra Gambini è presidente del Circolo Culturale Ricreativo Il Gabbiano di Collemarino (AN), nostro cliente da diversi anni.

Le ho rivolto alcune domande per capire meglio il suo modo di lavorare, le sfide che ha incontrato e le soddisfazioni maggiori che ha avuto.

Il Gabbiano è un’associazione di promozione sociale con molta storia alle spalle.

Nato nel 1991 dall’energia di alcuni giovani compagni di ventura, è diventato subito il punto di riferimento di tutto il quartiere. Non solo, dall’entusiasmo dei soci sono nate altre realtà che tutt’oggi rendono viva e unità la comunità.

Sandra è una donna forte, volitiva, all’apparenza severa e rigorosa.

Forse non potrebbe essere altrimenti, dato che è l’unica donna in un consiglio direttivo di uomini.

Ma è anche generosa, inclusiva e schietta.

 

Sandra raccontami la tua associazione

Il Gabbiano è una parte di tutti gli abitanti di Collemarino.

È il punto di ritrovo di giovani e anziani ed è il luogo dove tutti sanno di trovare compagnia, ricreazione, sostegno, collaborazione e servizi.

È una struttura letteralmente costruita con amore e passione e tutti noi siamo grati ai soci che l’anno creata, primo tra tutti il presidente storico Dario Santarelli, rimasto nelle mura di questo posto e nei nostri cuori.

Ho pensato a lui e al suo lascito morale quando mi è stata proposta la presidenza.

 

Perché hai deciso di impegnarti in una associazione?

Perché penso che sia la cosa giusta da fare: ho tempo a disposizione, ho degli interessi, nella vita ho imparato a fare qualcosa (grazie al lavoro e alle esperienze fatte) e trovo giusto mettere le mie capacità al servizio degli altri.

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Quali sono le sfide maggiori che hai incontrato o che ti ritrovi ad incontrare più spesso?

Innanzitutto sono l’unica donna in un consiglio direttivo di uomini e in un circolo a forte prevalenza maschile.

Per di più io non avevo precedenti esperienze di associazionismo: era tutto nuovo per me.

Ho dovuto trovare una modalità di lavoro che mettesse a proprio agio sia me che loro; un approccio che mi permettesse di conoscere, imparare e non stravolgere meccanismi e prassi consolidati all’interno dell’associazione.

Figuratevi la sorpresa e l’orgoglio che ho provato quando mi hanno proposto di assumere la carica di presidente!

Ora sono felice di avere accettato: lavoro con tutti in un clima di grande collaborazione, mantenendo il rigore e l’autorevolezza che richiede la carica di presidente.

La vivo così: non ho paura, ogni giorno affronto i problemi a testa alta. Se c’è da lavorare ci si rimbocca le maniche e si fa.

L’altro problema importante che incontro è la complessità delle normative che un presidente è tenuto a conoscere.

Una volta bastava onestà e buona volontà, oggi invece la gestione di una associazione richiede molta cura e attenzione. A volte mi sembra di essere una manager!

 

Com’è nata la vostra collaborazione con tornaconto&c.?

Il Gabbiano aderisce  all’Arci  da tanti anni e lì abbiamo conosciuto tornaconto&c.

Non è semplice avere un riscontro sulle cose che non conosco, soprattutto sulle questioni amministrative e fiscali.

Avere te come collaboratrice mi fa sentire più sicura e tranquilla: una telefonata e tu ci sei sempre e rispondi ai miei dubbi. Così io mi sento meno sola.

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Per finire: dimmi una cosa negativa ma anche una cosa positiva del mondo dell’associazionismo

La cosa che mi piace meno dell’associazione è che spesso i soci sono prontissimi a criticare il lavoro degli altri e meno pronti a dare una mano quando serve.

Ma questa è una brutta abitudine diffusa anche fuori dalle associazioni.

La bella è che comunque nelle associazioni sane resiste uno spirito di gruppo. La voglia di stare insieme, di giocare, ballare, mangiare e discutere anche.

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