Giovanna:
Sono una collaboratrice sportiva e nel 2023 ho percepito un compenso sportivo come istruttrice.
Quest’anno devo presentare il modello 730 e vorrei sapere se è cambiato qualcosa con la riforma del lavoro sportivo. Devo pagare le tasse sul compenso percepito?
tornaconto&c. risponde:
La riforma dello sport, in particolare il D.lgs 36/2021, ha apportato delle modifiche importanti sui compensi erogati e di conseguenza sui redditi percepiti dai lavoratori sportivi.
Innanzitutto è doveroso ricordare che l’art.52 co.2-bis del D.lgs 36/2021 ha modificato l’art.67 co.1 lett.m del TUIR eliminando dai redditi diversi la parte che si riferisce al settore sportivo.
Pertanto, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con risposta n.474/2023, dal 1° luglio 2023 il compenso sportivo non rientra più tra i redditi diversi, ma tra i redditi di lavoro dipendente/assimilato o di lavoro autonomo.
In sostanza, per il periodo di imposta 2023 si ha un trattamento fiscale diverso in merito ai redditi sportivi percepiti:
- per periodo dal 01/01/2023 al 30/06/2023 i compensi non concorrono alla formazione del reddito fino a 10.000 euro;
- per periodo dal 01/07/2023 al 31/12/2023 i redditi non concorrono alla formazione del reddito fino a 15.000 euro.
Attenzione: il limite di esenzione per l’ anno 2023 è pari a 15.000 euro e nel conteggio si considerano le prestazioni rese nell’anno solare (01/01/2023-31/12/2023).
Superato tale limite si è tenuti al versamento di contributi e tasse sulla parte eccedente.
Il lavoratore sportivo deve rilasciare un’autocertificazione all’ente sportivo attestante l’ammontare dei compensi percepiti per le prestazioni sportive dilettantistiche rese nell’anno solare.
Il documento serve all’ente per capire se il compenso sportivo supera la soglia di esenzione e pertanto se deve essere tassato.
Infine per quanto riguarda il versamento dei contributi previdenziali (INPS) e assistenziali (INAIL) consigliamo di leggere questo articolo.
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