Oggi conosciamo meglio l’Associazione Gabbiano Fish e per la prima volta farò un’intervista doppia, cioè parlerò sia con il presidente Massimiliano Galli che con in tesoriere Cristiano Secchiaroli.
L’Associazione Gabbiano Fish è un’associazione di promozione sociale nata nel 1995 da un gruppo di amici pescatori che desideravano un posto per dedicarsi alla loro passione.
Nel corso di questi 20 anni sono riusciti a costruire uno spazio attrezzato, accogliente e bene organizzato dove pescare, prendersi cura delle barche, svagarsi insieme e realizzare attività sociali.
Massimiliano e Cristiano sono le persone giuste al posto giusto: il primo è gioviale e spigliato, mentre l’altro è schivo e scrupoloso.
Grazie alla sinergia che si è creata tra loro, riescono a gestire in maniera ammirabile il corpo sociale particolarmente “vigoroso” della loro associazione.
Raccontatemi la vostra associazione
(Cristiano) Io c’ero fin dalla costituzione, per la quale dobbiamo ringraziare il presidente di allora, che ebbe l’idea e riuscì a riunire un gruppo di amici per affrontare l’impresa.
È stato un percorso lungo e difficile, ma siamo fieri di quanto abbiamo costruito.
Non solo per la bellezza della nostra “casa”, ma anche perché siamo stati di esempio per altre persone, che dopo di noi hanno costituito un’associazione simile alla nostra.
Perché avete deciso di impegnarvi in una associazione?
(Massimiliano) Entrambi abbiamo una passione sviscerata per il mare e per la pesca.
Abbiamo voluto fortemente uno spazio comune, che però deve essere organizzato e regolamentato.
Il nostro impegno nasce dalla volontà di preservare e gestire al meglio questo luogo che amiamo.
Quali sono le sfide maggiori che avete incontrato e che vi ritrovate ad affrontare più spesso?
(Cristiano) La sfida maggiore è stata sicuramente la costruzione della struttura.
Abbiamo dovuto rapportarci con istituzioni diverse (Genio civile, Capitaneria, Comune, Guardia di Finanza, ecc.) e gestire i professionisti (impresa edile, ingegnere, ecc.).
Poi quando è stato approvato il piano spiaggia abbiamo dovuto affrontare il trasloco dalla vecchia sede a quella attuale, con tutti i permessi da rifare.
(Massimiliano) La sfida che dobbiamo affrontare più spesso è lo scarso spirito di squadra all’interno dell’associazione.
Ci conosciamo tutti da tanto tempo e alla fine è un po’ come abitare in condominio: a volte si creano delle dinamiche dannose e per gestirle bisogna avere pazienza, sangue freddo e attenersi alle regole che ci siamo dati.
Invece basterebbe fermarsi un attimo e ricordarsi il motivo per cui siamo tutti qui: il mare, pescare e stare insieme. Ma guarda che vista che abbiamo! Godiamocela!
Diteci una cosa negativa ma anche una cosa positiva del mondo dell’associazionismo
(Massimiliano) L’aspetto positivo è che vivere il mare ci ripaga dei sacrifici.
Abbiamo creato una struttura confortevole per i nostri soci e i loro familiari, un’officina con le attrezzature che abbiamo messo in comune, una terrazza splendida e ne siamo orgogliosi.
L’aspetto negativo è lo scarso spirito di squadra di cui ho parlato prima.
Per finire: parlateci della vostra collaborazione con la ASD Arcoiris Ancona
(Massimiliano) La ASD Arcoiris Ancona è una associazione che organizza attività sportive per bambini e giovani disabili.
Ogni anno organizziamo con loro una gara di nuoto per i bambini. Ormai siamo alla 13° edizione.
La gara è solo un pretesto per fare festa insieme: noi offriamo la merenda, le coppe e i gadget che regaliamo a tutti i partecipanti.
I ragazzi si divertono e noi siamo felici di passare una giornata tutti insieme.
Lavoro dentro e a fianco del mondo no profit da oltre 25 anni. Ho fondato e amministrato organizzazioni attive in campo sociale e culturale. Il mio obiettivo è aiutare le associazioni a lavorare meglio, a crescere in modo sostenibile e vantaggioso.