Le tombole, le lotterie e le pesche di beneficenza sono una parte fondamentale dell’autofinanziamento delle associazioni.
Scommettiamo che sono presenti nel programma delle prossime attività invernali di quasi tutte le associazioni?
Sono anche occasioni che incentivano i rapporti sociali, la reciproca conoscenza e l’aggregazione tra i soci.
Il gioco, quello sano, si fa in compagnia, magari durante una cena o una festa sociale, ridendo e divertendosi insieme.
Abbiamo già trattato l’argomento in questo articolo, parlando in generale delle raccolte fondi aperte a tutti, soci e non soci.
Questa tipologia di raccolta però avviene di rado e in occasioni particolari (compleanno dell’associazione, festa del patrono, giornate di sensibilizzazione, ecc.).
Mentre sappiamo che moltissime associazioni organizzano spesso le raccolte fondi al proprio interno.
Ecco quindi un approfondimento specifico sulle tombole, lotterie e pesche di beneficenza rivolte esclusivamente al proprio corpo sociale.
La normativa su tombole, lotterie e pesche di beneficenza
Il D.P.R. 430 del 26/10/2001 definisce le fattispecie, l’ambito di effettuazione, la consistenza economica ammessa per ciascuna manifestazione e gli aspetti tributari. Di seguito i dettagli.
Lotterie
Manifestazioni di sorte effettuate con la vendita di biglietti scattati da registri a matrice con numerazione progressiva, concorrenti ad uno o più premi secondo l’ordine di estrazione.
La vendita dei biglietti può essere effettuata solo nel territorio della provincia e l’importo complessivo dei biglietti che possono essere emessi non può superare € 51.645,69.
Tombole
Manifestazioni di sorte con l’utilizzo di cartelle contrassegnate da serie e numerazione progressiva portanti una data quantità di numeri, dal numero 1 al numero 90, con premi assegnati alle cartelle nelle quali, all’estrazione dei numeri, per prime si siano verificate le combinazioni stabilite.
La vendita dei biglietti può essere effettuata solo nel territorio del comune e dei comuni limitrofi e i premi messi in palio non possono superare il valore complessivo di € 12.911,42.
Pesche e banchi di beneficenza
Manifestazioni di sorte effettuate con vendita di biglietti, una parte dei quali è abbinata ai premi in palio. La vendita dei biglietti può essere effettuata solo nel territorio del comune e il ricavato della vendita non deve superare la somma di € 51.645,69.
In tutti i casi i premi devono essere beni mobili o servizi. In nessun caso possono essere denaro, titoli pubblici e privati, valori bancari, carte di credito o metalli preziosi in verghe.
Comunicazioni da fare
Nel caso di tombole, lotterie e pesche di beneficenza rivolte solo ai soci, non è necessaria alcuna comunicazione al prefetto e al sindaco del Comune dove verrà effettuata l’estrazione.
Lo ha sentenziato la Corte di Cassazione a sezioni unite nella sentenza n.16 del 12/07/1995, che ha incluso tali attività fra quelle effettuate in ambito “familiare e privati”.
Inoltre, la Direzione regionale del Ministero delle Finanze del Lazio rispondendo ad un interpello proposto da un ente nazionale di promozione sociale, ha confermato che in caso di raccolte fondi rivolte esclusivamente ai soci:
- non va fatto il versamento della cauzione pari al valore complessivo dei premi;
- non va effettuata la ritenuta alla fonte del 10% sui singoli premi vinti.
Alcuni consigli
Abbiamo visto che per le tombole, lotterie e pesche di beneficenza riservate esclusivamente ai soci non ci sono incombenze burocratiche rilevanti per le associazioni.
È necessario però che tali manifestazioni avvengano in una cornice organizzativa trasparente e rispettosa delle norme statutarie, onde evitare contestazioni e sanzioni in caso di controlli (in capo al Comune dove avviene l’estrazione).
In particolare vi consigliamo di:
- prevedere esclusivamente premi in natura, buoni acquisto o servizi e mai in denaro (lo impone la legge!);
- effettuare la manifestazione all’interno dei locali dell’associazione;
- allestire un montepremi che preveda un numero elevato di premiati con premi singoli di valore limitato;
- evitare la pubblicità all’esterno;
- destinare una parte degli incassi ai premi e una parte alle attività istituzionali;
- organizzare la manifestazione in modo che il gioco sia chiaramente finalizzato ad incentivare la reciproca conoscenza e l’aggregazione tra i soci.
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