La nuova legge sullo spettacolo e l’Art Bonus

Pochi giorni fa è stata approvata definitivamente la nuova  legge sullo spettacolo,  che ha modificato anche le regole per beneficiare dell’Art Bonus.

In questo articolo spiegheremo:

  • le principali novità contenute nella nuova legge;
  • cos’è l’Art Bonus e quali enti possono beneficiarne;
  • per quali interventi i donatori hanno diritto al beneficio fiscale;
  • chi e come può donare.

 

Le novità della nuova legge sullo spettacolo

La nuova legge dello spettacolo regolamenta tutti i settori della cultura e dello spettacolo (musica, teatro, danza, circo, ecc.) ed era attesa da molti anni.

Nell’art.1 vengono esposti i principi costitutivi della norma, che sono indiscutibili per chi lavora nel settore, ma che è bene mettere nero su bianco.

In particolare viene sancito che “la Repubblica promuove e sostiene lo spettacolo, nella pluralità delle sue diverse espressioni, quale fattore indispensabile per lo sviluppo della cultura ed elemento di coesione e di identità nazionale”.

Inoltre viene riconosciuto ”il valore formativo ed educativo dello spettacolo, anche per favorire l’integrazione e per contrastare il disagio sociale, e il valore delle professioni artistiche e la loro specificità…”.

Entrando nel dettaglio, le novità sono le seguenti:

  • aumentano le risorse del  Fondo Unico per lo Spettacolo,  che passa dai 340 milioni del 2017 a +9,5 milioni nel 2018+2019 e +22,5 milioni dal 2020;
  • l’Art Bonus viene esteso a quasi tutti i settori della cultura e dello spettacolo (vedi il capitolo successivo);
  • si stabilizza il  Tax Credit del settore musica  (per la produzione di spettacoli di musica dal vivo e per la promozione di artisti emergenti);
  • si stanziano 4 milioni di euro per finanziare attività culturali nei territori colpiti dal sisma del centro Italia;
  • viene creato il Consiglio Superiore dello Spettacolo (art.3), con compiti di “consulenza e supporto nell’elaborazione ed attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo”.

La legge inoltre delega il Governo a definire entro 12 mesi dalla pubblicazione della presente legge i decreti attuativi necessari a revisionare la disciplina delle fondazioni lirico-sinfoniche, del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti, delle attività circensi, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche.

 

Cos’è l’Art Bonus e quali enti possono beneficiarne

L’Art Bonus è il credito di imposta a sostegno del mecenatismo culturale istituito con il  D.L. n.83/2014.

Successivamente la legge di stabilità n.2018/2015 lo ha reso definitivo e contemporaneamente ha innalzato il beneficio fiscale al 65%.

La nuova legge sullo spettacolo estende l’Art Bonus a tutti i soggetti del settore riconosciuti dal  MiBACT, mentre finora ne potevano beneficiare esclusivamente le fondazioni lirico-sinfoniche e i teatri di tradizione.

Tra i beneficiari in realtà c’è anche il MiBACT stesso perché il DL n.189/2016 aveva esteso l’Art Bonus agli interventi di manutenzione, protezione e restauro anche di beni culturali di interesse religioso presenti nei Comuni colpiti dal terremoto del centro Italia.

 

Donatori: per quali interventi hanno diritto all’Art Bonus?

In particolare, danno diritto all’art Bonus le erogazioni liberali destinate:

  • alla manutenzione, protezione e al restauro di beni culturali pubblici (anche nel caso in cui tali beni siano gestiti da soggetti concessionari o affidatari);
  • al sostegno di istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (musei, biblioteche, archivi, parchi archeologici, complessi monumentali, ecc.).;
  • al sostegno delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
  • alla realizzazione di nuove strutture, al restauro/potenziamento di quelle esistenti, di proprietà sia di fondazioni lirico-sinfoniche che di enti/istituzioni pubbliche, che – senza scopo di lucro – devono svolgere esclusivamente attività nello spettacolo.

Sono quindi escluse le erogazioni effettuate a favore di un bene culturale di proprietà privata, anche di enti non profit, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.

 

Chi e come può donare

L’agevolazione fiscale, pari al 65% delle donazioni fatte, spetta sia a persone fisiche che a persone giuridiche che effettuano donazioni in denaro a favore della cultura e dello spettacolo.

Per usufruire del bonus i donatori devono:

  • effettuare la donazione tramite banca, ufficio postale, carta di debito/credito e prepagate, assegni bancari e circolari (quindi no contanti);
  • indicare come causale del trasferimento fondi “Art Bonus – oggetto dell’erogazione – soggetto/ente beneficiario”;
  • conservare copia del documento che certifica la donazione.

I limiti massimi di spettanza del beneficio sono diversi a seconda della qualifica del donatore (se persona fisica o giuridica).

In ogni caso comunque il credito d’imposta deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Vuoi maggiori informazioni su questo argomento? Vuoi sottoporci un caso specifico?  Scrivici

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