Il bilancio sociale: cos’è e a cosa serve

Si sente parlare sempre più spesso di bilancio sociale, soprattutto in riferimento alle organizzazioni del Terzo settore.

Ma cos’è? Le associazioni sono obbligate a redigerlo? Facciamo chiarezza su questo argomento strategico.

 

Cos’è e a cosa serve il bilancio sociale?

È uno strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione.

Serve a dare un’informativa strutturata e puntuale a tutti i soggetti interessati, non ottenibile a mezzo della sola informazione economica contenuta nel  rendiconto annuale.

In parole povere: serve ad informare e “dare conto” a tutte le persone che hanno a che fare con l’associazione, o che sono interessate per altri motivi, sulle strategie ed i comportamenti adottati dall’associazione per raggiungere le finalità statutarie, sui risultati raggiunti e sull’eventuale ricaduta benefica per la collettività in generale.

Deve sostanzialmente rispondere alle seguenti domande:

  • perché è stata fatta quella attività?
  • quali risultati sono stati ottenuti per risolvere quei determinati bisogni?
  • come è stata svolta quella attività?

L’elenco delle organizzazioni obbligate a redigere il bilancio sociale è stato aggiornato dal  Codice del Terzo Settore  e sono:

  • gli Enti del Terzo Settore (ETS) diversi dalle imprese sociali, qualora abbiano ricavi o entrate superiori a un milione di euro annuo;
  • tutte le imprese sociali, ivi comprese le cooperative sociali e i loro consorzi, indipendentemente dalla dimensione economica. I gruppi di imprese sociali sono tenuti a redigere il bilancio sociale in forma consolidata, cioè evidenziando gli esiti sociali di ciascun singolo ente, nonché del gruppo nel suo complesso;
  • i Centri di Servizio per il Volontariato, indipendentemente dalla loro dimensione economica.

Per tutte le altre organizzazioni non profit il bilancio sociale resta uno strumento facoltativo utile a:

  • misurare i risultati ottenuti e a presentarli sia ai propri soci che al mondo esterno (beneficiari, utenti, enti pubblici, cittadinanza, ecc.);
  • contribuire ad una gestione più efficace e coerente con le finalità statutarie;
  • partecipare a bandi o richiedere contributi pubblici.

Per essere utile ed efficace non deve trasmettere sempre e comunque un’immagine positiva dell’ente.

Deve dichiarare anche gli aspetti negativi, le cose che non vanno, per dare modo al gruppo dirigente di focalizzare le criticità e mettere in atto azioni di miglioramento.

Il bilancio sociale è a tutti gli effetti un documento ufficiale e va conservato con cura.

Anche per questo è opportuno che l’ente segua il seguente iter di lavoro:

  • mandato iniziale da parte degli organi sociali dell’ente;
  • costituzione di un gruppo di lavoro appositamente incaricato alla redazione del documento;
  • presentazione e approvazione del bilancio sociale all’interno degli organi sociali;
  • presentazione e diffusione all’esterno del documento;
  • analisi interna dei risultati e definizione delle azioni di miglioramento.

 

Come si scrive il bilancio sociale?

Fino ad agosto 2019 l’unico  schema  ufficiale che il settore non profit aveva a disposizione era quello dall’Agenzia per le ONLUS che è stata soppressa nel 2012.

Il 9 agosto 2019 è stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che definisce le linee guida per la redazione del bilancio sociale degli Enti del Terzo Settore e delle imprese sociali .

Abbiamo analizzato il Decreto in questo  articolo,  dove sono riportati i principi e la struttura per redigere il bilancio sociale.

 

In conclusione

Diciamola tutta, scrivere un bilancio sociale non è semplice né veloce, per due motivi principali:

  1. la mole di informazioni da raccogliere e analizzare è molto più ampia dei semplici dati economici contenuti nel rendiconto annuale che tutte le associazioni sono tenute a redigere per poter godere delle agevolazioni fiscali;
  2. è necessaria una capacità di analisi ed una volontà di trasparenza che purtroppo molte associazioni ancora non hanno.

Però è facile prevedere che il bilancio sociale sarà sempre più richiesto, di conseguenza tutte le associazioni saranno chiamate a cimentarsi in questo esercizio prima o poi.

Questo perché di fronte alla scarsità di risorse economiche a disposizione, per i soggetti che erogano finanziamenti è sempre più importante valutare e scegliere quali sono le organizzazioni che ottengono risultati e che hanno maggiore ricaduta sul territorio.

Non dimentichiamo infine che il bilancio sociale è un ottimo strumento di comunicazione all’esterno:

  • per dire chi siamo e cosa facciamo,
  • per incentivare i cittadini ad entrare nell’associazione e diventare soci, volontari e futuri dirigenti.

Hai domande su questo argomento? Vuoi chiederci una mano per il bilancio sociale della tua associazione?  Scrivici.

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