Lavoro e non profit: chi controlla?

Dopo quasi un anno dall’entrata in vigore del  contratto a tutele crescenti  (uno dei punti cardine del cosiddetto Jobs Act), è doveroso porre attenzione ai controlli sul mondo del lavoro.

Ne parleremo a fondo durante il nostro  seminario gratuito sul Jobs Act e il non profit,  ma intanto chiariamo chi effettuerà i controlli, perché è un argomento molto delicato e importante anche per le associazioni.

Con la riforma del lavoro si sono costituiti due nuovi soggetti pubblici:

  • l’Agenzia per le Politiche Attive (Anpal), che si occupa di coordinare la rete dei servizi per le politiche attive del lavoro;
  • l’Ispettorato nazionale del lavoro,  che si occupa di controlli e accorperà le attività ispettive già esercitate da ministero, Inps e Inail.

 

I compiti dell’Ispettorato nazionale del lavoro

L’Ispettorato potrà articolarsi in massimo 80 sedi territoriali. Oltre al direttore, gli organi dell’Ispettorato sono il Cda e il collegio dei revisori. La durata degli incarichi è triennale, rinnovabili una sola volta.

La principale funzione dell’Ispettorato risiederà nel coordinamento, sulla base di direttive emanate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria.

L’Ispettorato deve pertanto definire tutta la programmazione ispettiva e le specifiche modalità di accertamento e dettare le linee di condotta e le direttive di carattere operativo per tutto il personale ispettivo (compreso quello dell’Inps e dell’Inail).

 

Come opera l’Ispettorato nazionale del lavoro

Dal un punto di vista organizzativo, l’Ispettorato assorbirà un po’ alla volta i controllori di Inps e Inail. Sarà inoltre l’unico soggetto che potrà indire concorsi e assumere nuovo personale ispettivo.

L’Ispettorato avrà a disposizione gli archivi informatici dell’Inps, dell’Inail e dell’Agenzia delle Entrate, quindi accederà a tutte le informazioni fiscali e contributive delle associazioni.

Inoltre, potrà stipulare accordi e protocolli con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione ambientale in maniera da assicurare l’uniformità di comportamento ed una maggiore efficacia degli accertamenti ispettivi, evitando la sovrapposizione degli interventi.

Infine, l’Ispettorato svolgerà anche attività di promozione della legalità e di prevenzione delle irregolarità presso le Associazioni, gli Enti interessati e in generale i datori di lavoro, per il contrasto al lavoro irregolare.

 

Cosa cambia per il mondo non profit?

Molte sono le domande sul tavolo, tra le quali:

  • ci saranno più ispettori e saranno più preparati, o no?
  • cosa potranno controllare?
  • quali sono le sanzioni?
  • quali forme contrattuali si possono usare per lavorare tranquillamente?

Aggiungiamo che sarebbe altamente auspicabile che tutti gli organismi nazionali che rappresentano le associazioni (Forum del Terzo Settore, associazioni nazionali, centri servizi, ecc.) stipulassero dei protocolli di intesa con il nuovo Ispettorato. Questo da un lato garantirebbe la massima correttezza da parte degli ispettori; dall’altro fisserebbe regole di comportamento certe per le associazioni.

Ne parleremo in maniera approfondita durante il seminario gratuito.  Iscriviti  ed avrai a disposizione professionisti esperti di Terzo Settore.

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