Il nostro seminario gratuito sulla progettazione si avvicina!
Continuiamo a pubblicare una serie di informazioni fondamentali per dare a tutti la possibilità di arrivarci con una preparazione di base.
Così durante il seminario avremo tutto il tempo per approfondire e per rispondere alle vostre domande.
Dopo aver elencato i motivi per partecipare e gli errori da evitare, analizziamo i vari tipi di approccio alla progettazione.
Progettare infatti non è un’attività rigida e inalterabile.
Ha le proprie regole certo, ma si può approcciare con sistemi diversi, in base al bisogno che vogliamo affrontare e al tipo di risposte che intendiamo dare a quel bisogno.
Esistono tre tipi di approccio:
- sinottico-razionale;
- concertativo o partecipato;
- euristico.
Qualsiasi metodo sceglieremo, ricordiamoci sempre che ogni progetto deve rispondere al requisito di logicità e coerenza tra le diverse parti del testo.
Ora vediamo insieme, con parole semplici, le caratteristiche di ogni approccio.
Approccio sinottico-razionale
È il modello classico di progettazione: il testo è costruito a tavolino e non sono previsti processi di reale partecipazione dei destinatari o dei diversi soggetti coinvolti nel progetto.
È il modello meno adatto agli interventi di tipo sociale perché:
- non tiene conto del fatto che nella realtà gli obiettivi vengono definiti da tutti i soggetti che parteciperanno alla realizzazione del progetto;
- il progetto che viene costruito non è flessibile e non può essere modificato durante la realizzazione.
Approccio concertativo o partecipato
A partire da un’idea, il progetto viene costruito con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, anche i destinatari.
Da questo modello derivano gli schemi della progettazione partecipata.
Ecco perché è molto usato dalle organizzazioni del Terzo Settore.
Le sue caratteristiche principali sono:
- il problema da affrontare e l’ambiente non sono dati a priori come fattori oggettivi e fissi (come nell’approccio sinottico-razionale);
- il processo di confronto e concertazione tra i diversi attori coinvolti nel progetto prosegue in tutte le sue tappe di realizzazione;
- il ruolo delle organizzazioni che scrivono il progetto non è quello di distribuire ricette e soluzioni ma di aiutare ad “aiutarsi”, cioè promuovere la crescita degli individui e delle comunità;
- la responsabilità del progetto viene condivisa da tutti i soggetti coinvolti.
Approccio euristico
Secondo questo approccio il progetto deve nascere da un percorso comune di analisi dei bisogni e delle risorse.
Non ci sono obiettivi predeterminati a monte dalle organizzazioni che stanno elaborando le attività.
Esiste un processo condiviso di ricerca partecipata attraverso cui si definiranno le attività da svolgere e gli obiettivi del progetto.
Le sue caratteristiche principali sono:
- la progettazione di uno specifico intervento è intesa come prodotto di percorso e non come partenza;
- il progetto è in continua costruzione e i protagonisti sono i suoi destinatari;
- è possibile che dall’analisi di partenza scaturiscano più progetti.
Vuoi saperne di più sulla progettazione? Partecipa al nostro seminario gratuito.