Le quote per trasporto, vitto e alloggio atleti sono commerciali?

Micol:

La nostra ASD organizza gare dove è necessario il trasporto, vitto e alloggio in quanto le sedi dove si disputano sono lontane.

Le quote pagate dagli atleti alla ASD per sostenere tali costi rientrano tra le attività commerciali dell’ente?

 

tornaconto&c. risponde:

La risposta dipende dalle modalità con le quali vengono organizzati i servizi di trasporto, vitto e alloggio.

Le normative vigenti prevedono che l’organizzazione di viaggi e soggiorni turistici sia sempre considerata attività commerciale, con eccezione per le associazioni di promozione sociale (ma solo ai fini delle imposte sui redditi).

Le norme di riferimento sono:

Sebbene le norme sopra richiamate si riferiscano chiaramente a “viaggi e soggiorni turistici” mentre nel vostro caso si tratta di viaggi e soggiorni legati ad una gara sportiva, il rischio di qualificazione come attività commerciale è serio.

L’ente non corre alcun rischio se:

  • rispetta i requisiti statutari ex art.148 co.8 TUIR ed ec art.90 co.18 L.289/2002 (sia nella forma che nella sostanza);
  • è iscritto al  Registro 2.0 del CONI;
  • ha presentato il  modello EAS  e successive modifiche.

Inoltre l’ente dovrebbe avere l’accortezza di:

  • prenotare e pagare i servizi in proprio nome e conto;
  • successivamente raccogliere la quota parte da ciascuno dei partecipanti alla trasferta in qualità di associati e/o tesserati senza “lucrare” alcun margine.

Operando in questo modo l’ente pagherebbe le fatture dei fornitori e rilascerebbe una ricevuta non fiscale a tutti i partecipanti alla trasferta in base alle singole quote incassate.

Se invece la trasferta dovesse essere organizzata da un soggetto terzo (agenzia viaggi o tour operator) non ci sono problemi di sorta.

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