Principi contabili per gli enti del Terzo Settore

Il Consiglio di Gestione dell’Organismo Italiano di Contabilità ha approvato i principi contabili ai quali devono attenersi gli enti del Terzo Settore che redigono il bilancio in base alle disposizioni dell’art.13 co.1 e 3 del  D.lgs 117/2017  (Codice Terzo Settore).

Detta in parole più chiare, si tratta dei principi contabili da adottare per registrare correttamente le poste contabili e redigere il rendiconto annuale dell’ente.

Il  principio contabile n.35  disciplina i criteri per:

  • la presentazione dello stato patrimoniale, del rendiconto gestionale e della relazione di missione degli enti del Terzo Settore, con particolare riguardo alla loro struttura e al loro contenuto;
  • la rilevazione e valutazione di alcune fattispecie tipiche degli enti del Terzo Settore.

 

Cos’è l’OIC

L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) è una fondazione di diritto privato riconosciuto come “istituto nazionale per i principi contabili”.

Ha le seguenti funzioni:

  • emana i principi contabili nazionali, ispirati alla migliore prassi operativa, per la redazione dei bilanci secondo le disposizioni del codice civile;
  • fornisce supporto all’attività del Parlamento e degli organi governativi in materia di normativa contabile ed esprime pareri, quando ciò è previsto da specifiche disposizioni di legge o dietro richiesta di altre istituzioni pubbliche;
  • partecipa al processo di elaborazione dei principi contabili internazionali adottati in Europa.

I principi contabili, prima di essere pubblicati, sono stati sottoposti ad un rigoroso processo di consultazione (Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, CONSOB, IVASS, Ministeri competenti).

Ciò significa che tali principi sono condivisi e approvati dagli organismi nazionali di accertamento e verifica.

 

Quali enti del Terzo Settore devono utilizzare i principi contabili dell’OIC?

Ho scritto all’inizio di questo articolo che devono attenersi ai principi contabili gli enti del Terzo Settore (ETS) che redigono il bilancio in base alle disposizioni dell’art.13 co.1 e 3 del D.lgs 117/2017 (Codice Terzo Settore).

Rientrano in questa fattispecie tutti gli enti:

 

I principi contabili nel dettaglio

Nella parte dispositiva, il documento contiene previsioni specifiche in tema di:

  • postulati di bilancio dove si indicano i destinatari primari del bilancio e regole per la valutazione della continuità aziendale di un soggetto ETS;
  • transazioni non sinallagmatiche – ossia le transazioni per le quali non è prevista una controprestazione (esempio: erogazioni liberali, proventi da 5×1000, raccolta fondi, contributi, ecc.) – che rappresentano che un aspetto rilevante degli ETS, tra le quali assume particolare rilievo il modello contabile previsto per quelle vincolate;
  • quote associative e apporti da soci fornitori dando indicazioni sull’iscrizione e sulla rilevazione degli stessi;
  • svalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali prevedendo che ai fini della determinazione del valore d’uso gli ETS usino l’approccio semplificato previsto dall’OIC n.9.

 

Tempistica

Le disposizioni del principio OIC n.35 si applicano ai bilanci chiusi o in corso al 31/12/2021.

Considerato che i principi contabili sono stati pubblicati a gennaio 2022, per il bilancio d’esercizio chiuso o in corso al 31/12/2021 l’ETS può:

  • decidere di non presentare il bilancio comparativo 2020;
  • nel caso di applicazione prospettica – ossia quando il nuovo principio è applicato solo ad eventi e operazioni che si verificano dopo la data in cui interviene il cambiamento di principio contabile – può non rilevare le transazioni non sinallagmatiche al fair value (valore equo), dando informazione di tale scelta nella relazione di missione.

Inoltre il testo contiene delle appendici come riferimento di carattere informativo e documentario:

  • decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che introduce i modelli di  schemi di bilancio  per gli ETS del 5 marzo 2020;
  • schemi di stato patrimoniale e rendiconto gestionale;
  • relazione di missione;
  • glossario sulle poste di bilancio.

Infine, il documento presenta anche alcuni esempi illustrativi e le motivazioni alla base delle decisioni assunte, al fine di agevolare la corretta applicazione degli indirizzi forniti.

Vuoi maggiori informazioni su questo argomento? Vuoi sottoporci un caso specifico?  Scrivici.

Germana Pietrani Sgalla

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