Il DL 36/2022 ha ampliato l’obbligo di fatturazione elettronica a tutti i contribuenti in regime forfettario a partire dal 1° gennaio 2024.
La fattura elettronica era stata introdotta dalla Legge di bilancio 2018 (L.205/2017), ma inizialmente erano previsti dei casi di esonero che riguardavano anche alcuni enti non profit.
Ora invece l’obbligo riguarda tutti gli enti associativi (ETS, enti sportivi, enti non commerciali) dotati di partita IVA, anche quelli in regime forfetario L.398/1991, anche se il fatturato annuo è inferiore ai 25mila euro.
Va detto comunque che buona parte degli enti non commerciali ha già sperimentato da tempo questa procedura perché la fatturazione elettronica è obbligatoria già da qualche anno nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Le associazioni senza partita IVA, non essendo soggetti che emettono fatture, non sono direttamente interessate dalla fattura elettronica.
Ma dovranno comunicare ai propri fornitori come vogliono ricevere le fatture (in forma cartacea, via email o via pec).
Fatturazione elettronica: come funziona?
Tutti i titolari di partita IVA emetteranno e riceveranno fatture che avranno un aspetto molto diverso da prima poiché saranno in formato xml.
Inoltre non ci sarà più un rapporto diretto fra fornitore e cliente perché tutto passerà attraverso il sistema di interscambio (SdI) messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che in pratica farà da intermediaria.
Le associazioni con partita IVA dovranno creare la fattura in formato elettronico e poi caricarla sul sistema di interscambio per la consegna al destinatario.
Queste operazioni potranno anche essere delegate ad un intermediario abilitato (commercialisti, consulenti del lavoro, associazioni sindacali di categoria tra imprenditori, i CAF, revisori contabili, avvocati, ecc.).
Quali strumenti servono?
Sul mercato ci sono molti software e portali a pagamento che possono facilitare la gestione della fatturazione elettronica.
Ma non è obbligatorio investire per acquistare software e servizi: dipende dalla dimensione dell’ente e dal volume di fatture emesse durante l’anno.
Gli enti obbligati alla fatturazione elettronica possono procedere:
- tramite il servizio gratuito offerto dall’Agenzia delle Entrate, con accesso all’area riservata del relativo sito internet e successivamente cliccando su “Fattura elettronica”, oppure
- usufruendo di un servizio a pagamento messo a disposizione da gestori privati.
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