Bianca:
Ho letto il vostro articolo sui volontari degli enti del Terzo settore e vorrei sapere se i dirigenti degli enti sportivi devono essere considerati volontari non occasionali.
tornaconto&c. risponde:
La domanda richiede una risposta articolata e ci offre l’occasione di fare il punto sulle differenze normative tra la figura del volontario nel mondo sportivo e in quello del Terzo settore.
I dirigenti sportivi sono volontari?
L’art.29 co.4 D.Lgs 36/2021 sancisce che “Le prestazioni sportive di volontariato sono incompatibili con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività sportiva.”
Dunque i dirigenti sportivi di ASD o SSD che non percepiscono indennità di carica sono da considerarsi volontari? E, di conseguenza, non possono percepire compensi relativi ad altre mansioni svolte per il sodalizio?
Su questo punto il CONI ha inviato una comunicazione agli organismi sportivi chiarendo che i membri del consiglio direttivo, pur svolgendo gratuitamente il mandato, non rientrano nella categoria dei volontari e pertanto non si ravvisa in questo caso una condizione di incompatibilità.
Il CONI aggiunge che se il consigliere, oltre allo svolgimento del mandato per il quale è stato eletto, svolge anche attività di volontariato non può ovviamente effettuare prestazioni retribuite con lo stesso ente sportivo.
Come procedere?
Onde evitare il rischio di contestazioni è opportuno tutelare l’ente attuando una serie di buone pratiche in caso di conferimento incarichi a componenti l’organo amministrativo.
Ne riportiamo alcune:
- convocare l’assemblea dei soci per deliberare sul conferimento dell’incarico, in modo da rendere trasparente e chiara la volontà della maggioranza dei soci. Ovviamente le persone interessate dal provvedimento dovranno astenersi in sede di votazione ed il verbale dell’assemblea dovrà riportarlo con chiarezza;
- porre attenzione alla misura del compenso, il quale non deve essere superiore del 40% rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative per analoghe funzioni.
Per completezza ricordiamo che i volontari sportivi devono essere assicurati per la responsabilità civile verso i terzi, come previsto dall’art.18 co.2 D.Lgs 117/2017.
I dirigenti degli ETS sono volontari?
Quella più articolata è che Codice del Terzo Settore ha modificato profondamente la figura del volontario degli enti del Terzo Settore (ETS), ma non è chiaro sulla sua individuazione.
Nella nota n.6214/2020 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali scrive che “Si deve ritenere che rientri nel concetto di attività di volontariato non solo quella direttamente rivolta allo svolgimento di una o più attività di interesse generale (…), ma altresì l’attività relativa all’esercizio della titolarità di una carica sociale, in quanto strumentale all’implementazione dell’oggetto sociale dell’ente.”
Ed aggiunge che “L’esercizio di una carica sociale si può atteggiare in termini di attività di volontariato ove risponda ai requisiti declinati nell’art.17, co.2, tra i quali spicca in primis la gratuità.”
Proviamo a tradurre il concetto in parole più semplici: per capire se i dirigenti degli ETS che non percepiscono indennità di carica sono volontari non occasionali bisogna valutare una serie di parametri e non solo la gratuità della prestazione.
Ciò significa che ogni caso va valutato a sé e che va verificata anche la presenza di eventuali disposizioni impartite dalla rete associativa di riferimento dell’ente.
Per completezza segnaliamo che il Ministero, nella nota di cui sopra, sostiene che un soggetto che ha svolto attività retribuita per conto dell’ente può candidarsi a ricoprire una carica sociale, ma:
- l’attività retribuita deve essere conclusa prima di assumere la carica sociale;
- durante la carica sociale non può svolgere ulteriori mansioni retribuite.
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