Gaetano:
Ci può dare maggiori informazioni sulle norme che riguardano il certificato antipedofilia? Siamo un’associazione che si occupa di attività sportive e ricreative per bambini.
tornaconto&C. risponde:
Non avendo specificato se l’ente in questione è una associazione sportiva dilettantistica (ASD) o un ente del Terzo settore (ETS) ovvero iscritto al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, di seguito riportiamo le informazioni per entrambe le tipologie.
Riferimenti normativi
L’art.2 del D.lgs 39/2024 sancisce che il certificato penale del casellario giudiziale deve essere richiesto dal soggetto che vuole impiegare una persona per svolgere attività professionali o per attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori.
Il certificato penale serve a verificare l’esistenza di:
- condanne per reati di cui agli artt. 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del Codice penale;
- sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.
Il datore di lavoro che non adempie all’obbligo, quindi che non richiede il certificato antipedofilia, è passibile di una sanzione che va da 10.000 a 15.000 euro.
In passato erano esonerati da tale obbligo gli enti sportivi con riferimento ai percettori di “compensi sportivi”, ma la riforma del lavoro sportivo ha cancellato l’esonero.
Quindi l’obbligo di richiesta del certificato antipedofilia insiste su tutti i lavoratori sportivi che abbiano un contatto diretto e regolare con minori.
Tutte le altre figure – che siano dipendenti o volontari – non sono soggette a questo tipo di verifica.
Chi deve chiedere il certificato antipedofilia?
La richiesta deve essere presentata dal datore di lavoro (quindi dal Presidente dell’ente) o da una persona delegata.
Non è necessario acquisire il consenso al trattamento dei dati personali da parte del collaboratore perché è la legge ad imporre il trattamento di queste informazioni.
La procedura da seguire
È possibile prenotare il certificato penale attraverso il servizio online messo a disposizione dal Ministero di Grazia e Giustizia, ma non tutti gli uffici hanno attivato questo servizio.
Alla richiesta vanno allegati:
- documento dal quale risulta la rappresentanza legale (verbale dell’assemblea dei soci o del Consiglio direttivo con cui è stata attribuita la carica di legale rappresentante);
- documento di identità del legale rappresentante.
Per beneficiare dell’esenzione dall’imposta di bollo è necessario indicare nella richiesta gli estremi di legge. Nel dettaglio:
- per le ASD/SSD esenzione ex art.27-bis tabella allegato B DPR 642/1972;
- per gli ETS art.82 D.lgs 117/2017.
Inoltre è opportuno portare con sé il certificato di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS) o al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
L’ente richiedente dovrà versare solo i diritti di segreteria.
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