Il decreto legge 73 del 21/06/2022 cosiddetto “Semplificazioni fiscali” apporta delle modifiche significative riguardanti alcune norme fiscali degli enti del Terzo Settore.
Con questo intervento il legislatore scioglie i dubbi interpretativi che avevano lasciato molti enti non profit nell’incertezza.
Vediamo nel dettaglio di che si tratta.
Le modifiche del decreto “Semplificazioni fiscali”
In realtà le modifiche si risolvono in un semplice elenco, ma molto significativo.
L’art.26 del DL 73/2022, modifica l’art.104 co.1 del Codice del Terzo Settore, consentendo l’accesso alle agevolazioni fiscali e finanziarie anche a:
- enti di nuova costituzione;
- enti che in precedenza non erano iscritti ad alcun registro e che si iscrivono al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Nella versione precedente del Codice le agevolazioni fiscali e finanziarie in questione erano riservate alle ONLUS, OdV e APS iscritte ai precedenti registri di settore.
Ora invece si applicano a tutti gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS a decorrere da quando è entrato in funzione il registro stesso.
Quindi anche i “nuovi” enti del Terzo Settore, cioè quelli che si sono iscritti da poco tempo nel RUNTS, possono godere delle seguenti agevolazioni.
Le agevolazioni nel dettaglio
Le disposizioni del Codice del Terzo Settore oggetto della modifica sono le seguenti:
- titoli di solidarietà (at.77);
- regime fiscale del “Social Lending” (art.78);
- Social Bonus (art.81);
- disposizioni in materia di imposte indirette e tributi locali (art.82);
- detrazioni e deduzioni per erogazioni liberali (art.83);
- esenzione da imposta dei redditi degli immobili destinati in via esclusiva allo svolgimento di attività non commerciale da parte delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale (art.84 co.2 e art.85 co.7);
- abrogazione delle disposizioni del TUIR relative a detrazioni d’imposta e deduzioni dal reddito previgenti al Codice del Terzo Settore (art.102 co.1 lettere e, f e g).
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