Dal 1° luglio 2023 gli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) dovranno assolvere gli adempimenti previsti dalla riforma dello sport.
Mi riferisco in particolare all’adeguamento dello statuto, alla riorganizzazione del lavoro sportivo e al funzionamento degli enti sportivi.
Ma da dove partire? Ecco le prime 3 cose da fare per affrontare la riforma.
In fondo all’articolo ho inserito anche un capitolo sul decreto correttivo del Governo in corso di definizione.
Premessa: a che punto è la riforma dello sport?
La riforma dello sport è entrata in vigore il 16/08/2019 e prevedeva una serie di decreti legislativi successivi emanati nell’anno 2021.
Ricordo che i suddetti decreti sono intervenuti nei seguenti ambiti:
- lavoro sportivo (D.lgs 36/2021);
- rappresentanza degli atleti e delle società sportive (D.lgs 37/2021);
- sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi (D.lgs 38/2021);
- semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi (D.lgs 39/2021);
- sicurezza delle discipline sportive invernali (D.lgs 40/2021).
Da questo elenco risulta evidente che la riforma riguarda nel complesso sia l’organizzazione che la gestione amministrativa e fiscale degli enti sportivi.
Di conseguenza gli ambiti da verificare ed eventualmente riformare sono molti.
3 cose da fare per mettersi in regola
L’ansia e la confusione per il cambiamento in atto sono comprensibili, ma bisogna mantenere la calma e muoversi con criterio.
Questa breve lista aiuterà gli organismi dirigenti degli enti sportivi ad avere il quadro degli argomenti da approfondire e dei documenti da sistemare.
1. Controllare e aggiornare lo statuto
La prima cosa da fare è esaminare lo statuto dell’ente e, se necessario, adeguarlo.
La riforma dello sport richiede che nel documento siano espressamente previste alcune regole; di seguito riporto le principali:
- il riferimento specifico all’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche nell’oggetto sociale;
- la possibilità di svolgere attività secondarie e strumentali diverse da quelle principali;
- l’assenza di fine di lucro;
- le norme di incompatibilità.
Per approfondire l’argomento consiglio di leggere come modificare lo statuto degli enti sportivi.
2. Verificare l’iscrizione al RAS
Verificare con l’ente nazionale affiliante (FSN, EPS, DSA) l’iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS) dell’ente sportivo in questione.
Ricordo che dall’agosto 2022 l’iscrizione al RAS degli enti sportivi dilettantistici è obbligatoria e che il RAS ha sostituito il Registro gestito dal CONI.
3. Analizzare i rapporti di lavoro
Fare il punto sulla situazione dei propri collaboratori sportivi:
- quanti collaboratori sono stati utilizzati nell’ultimo anno?
- quali mansioni ha svolto ogni collaboratore?
- che tipo di compenso ha ricevuto ogni collaboratore?
In considerazione delle delle nuove regole sul lavoro sportivo, le informazioni sull’impiego dei lavoratori sportivi sono necessarie per scegliere la forma contrattuale più appropriata da utilizzare con ogni collaboratore dal 1° luglio 2023 in poi.
Decreto correttivo in arrivo
Lo scorso 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il decreto correttivo bis, il quale introduce disposizioni integrative e correttive sui decreti adottati il 28/02/2021.
Ma l’iter di esame e approvazione del decreto è lungo poiché:
- deve essere trasmesso alle Camere e alla Conferenza unificata Stato-Regioni per l’acquisizione dei rispettivi pareri;
- deve tornare al Consiglio dei Ministri per la seconda e definitiva lettura.
Considerato il tempo necessario ad ogni organismo per analizzare il documento ed esprimere il proprio parere, è molto probabile che il decreto legislativo non verrà emanato prima del 1° luglio 2023.
Quindi ASD e SSD devono iniziare subito – se non l’hanno già fatto – ad esaminare la propria situazione e procedere alla riorganizzazione richiesta dalla riforma dello sport (se hai bisogno di una consulenza o di supporto per adeguare lo statuto scrivici).
Noi naturalmente pubblicheremo le novità contenute nel decreto legislativo non appena sarà approvato in via definitiva.
Lavoro dentro e a fianco del mondo no profit da oltre 25 anni. Ho fondato e amministrato organizzazioni attive in campo sociale e culturale. Il mio obiettivo è aiutare le associazioni a lavorare meglio, a crescere in modo sostenibile e vantaggioso.